Mettiti il casco e inizia a pedalare!
A maggio si celebra il Mese della Bicicletta, un momento molto importante di sensibilizzazione per promuovere e diffondere la mobilità sostenibile nel nostro Paese e che vede coinvolte centinaia di Associazioni e di Comuni in tutta Italia.
Maggio è il mese nazionale della bici: delle pedalate immersi nella natura, della natura che a sua volta fiorisce e rifiorisce, delle passeggiate all’aria aperta e della bellezza.
Il mese del risveglio lento, il momento ideale per attraversare sentieri e zone ciclabili, di pianura e di montagna alla scoperta di grandi meraviglie in sella alla due ruote, alla bicicletta che sostiene e promuove lo sviluppo ecologico, insieme al turismo, alla storia, alla cultura, all’arte. Al bello!
Dal 2021, l’evento Mai à vélo, ad esempio, celebra per tutto il mese di maggio questa mobilità dolce in tutta la Francia, snocciolando iniziative ed eventi per favorire l’utilizzo di questo mezzo leggero e aumentare il numero di ciclisti abituali.
L’anno scorso alle varie iniziative hanno partecipato più di 50.000 persone, percorrendo 12 milioni di chilometri!
Indice
Giornata Nazionale della Bicicletta
La pratica della bicicletta, dunque, è una occasione che fa dell’aspetto salutare il suo punto di forza ma oggi viene anche inserita nei grandi circuiti turistici appunto per la promozione dei territori.
Salire in sella per una pedalata con la famiglia, con gli amici, per scoprire nuovi percorsi per i ciclisti più esperti, o semplicemente per prendere un po’ d’aria fresca in mezzo ai fiori e alla natura: è alla base di una abitudine salutare che aiuta a vivere meglio e a dosare impegno, svago e divertimento.
Anche in Italia la bicicletta, prima che un mezzo di locomozione, è per tutti un’espressione di libertà, di salute, di contatto diretto con la natura, un simbolo di eco compatibilità, di un diverso stile di vita.
Chi usa la bicicletta lo fa non solo per sport, ma anche per percepire l’ambiente intorno con occhio diverso, sia esso ambiente naturale o urbano, per muoversi in alcuni casi con maggior velocità. Scegliere la bicicletta per spostarsi in città è anche segno di una maggiore consapevolezza e attenzione per l’ambiente.
Le istituzioni sono impegnate da anni nella diffusione delle politiche di mobilità urbana sostenibile, promuovendo molto spesso anche a livello locale, con programmi di cofinanziamento a favore dei Comuni, la realizzazione di azioni che riducano l’impatto ambientale dei veicoli non sostenibili e favoriscano modalità alternative di spostamento all’autovettura privata, quali il trasporto pubblico e i servizi ad esso complementari come il bike e il car sharing, l’uso della bicicletta e il camminare, e interventi di messa in sicurezza della mobilità degli utenti deboli della strada, quali i pedoni, i ciclisti.
Molti progetti cofinanziati inoltre, riguardano la messa in sicurezza di tratti stradali e la facilitazione al loro utilizzo da parte di chi cammina e usa la bici, modalità che costituiscono la cosiddetta mobilità dolce.
I dati
Nel corso degli anni, tra le iniziative finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria e favorire la diffusione della bicicletta attraverso incentivi, sarebbero state acquistate circa 112.500 biciclette a pedalata assistita e a trazione muscolare per un totale di 90 ML di euro, e 81 servizi di bike sharing con circa 500 postazioni per un totale di 3.445 biciclette.
Intanto, nelle città sempre più eco-sostenibili dove anche il tempo inizia ad assumere valore importante per la qualità della vita e la promozione turistica, nuove piste ciclabili stanno interessando i territori, anche costieri, e in molti Comuni in aumento è la scelta della bicicletta nel percorso casa lavoro e viceversa.
Aumentano nel frattempo anche i corsi di formazione e gli eventi originali ideati e strutturati per fare della pratica della bicicletta un mezzo alternativo ed ecosostenibile in ambienti naturali, a contatto con la storia, la tradizione locale che insieme al turismo di prossimità tengono le comunità vive ed in costante fermento anche culturale.